TURBO-LENTO | Prima replica
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Location

Volvo Studio Milano | Viale della liberazione angolo Via Melchiorre Gioia
20124 Milano MI
Italia

Data
Ora:
21:00
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APERTURA REGISTRAZIONI 
11.11.2025 ALLE ORE 11:00

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INFORMAZIONI UTILI

  • Evento con ingresso gratuito e consumazione obbligatoria di € 10.
  • Per ottenere il ticket di ingresso nominativo (valido per una sola persona) è obbligatorio effettuare la registrazione compilando il modulo con i propri dati personali. Al termine della registrazione, il ticket sarà inviato via email all’indirizzo fornito.
  • Il ticket ottenuto è valido solo per l'ingresso e non garantisce il posto a sedere. I posti saranno infatti assegnati in base all'ordine di arrivo e non possono essere riservati anticipatamente.  
  • Numero di posti a sedere circa 60 pouf al termine dei quali sarà possibile assistere in piedi fino al raggiungimento della capienza massima.

  • In caso di esaurimento posti, è possibile registrarsi a una delle altre repliche direttamente dai seguenti link:
    > Martedì 9 dicembre  | Seconda replica
    > Martedì 16 dicembre  | Terza replica

  • Apertura porte ore 19:30.

* In caso di mancata ricezione della mail contenente il ticket, si prega di scrivere a: volvostudiomilano@volvocars.com 

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I Metameccanici & Pacifico presentano 

TURBO-LENTO 

Il turbolento viaggio della PV544.
Operetta da camera elettroacustica in due tempi di Angelo & Alessandro, Sebastiano De Gennaro. 

“La fantasia, l’invenzione, la creatività, pensano. L’immaginazione vede.” 
Bruno Munari 

Questa è un’opera di fantasia. Per la precisione “un’operetta da camera elettroacustica” di fantasia dove si parla, si canta, si suona, ci si emoziona trasportati dalle mirabolanti vicende di un’auto che è molto più di un’auto. Di che auto si tratta? Non lo sappiamo, nulla ci è stato anticipato. 
Per questo siamo molto curiosi: sarà solo un’auto o qualcosa d’altro - una creatura vivente? il sogno profetico di un ingegnere visionario? il miraggio hippie di un’utopia ambientalista? E chi lo sa. Gli autori - gli illustri Metameccanici Sebastiano De Gennaro. Alessandro e Angelo Trabace - non lasciano trapelare niente. Bocche cucite, silenzio assoluto. Segreti e misteri avvolgono l’opera - pardon, l’operetta - e la sua particolarissima auto. Quello che sappiamo è che entrambe verranno svelate non in uno dei Saloni dell’auto in giro per il mondo: per vederle basterà venire al Volvo Studio Milano, in una delle quattro date previste (una prima e tre repliche). Ah, una cosa però abbiamo scoperto! Per condurci in questo viaggio fantastico avremo un pilota d’eccezione: Pacifico. Pacifico, nome d’arte di Luigi De Crescenzo, si esibirà prossimamente in quattro spettacoli inediti e inusuali, presso lo spazio Volvo, a Milano. Al centro della scena un veicolo assemblato con esclusivamente materiali musicali, la riproduzione di un’auto leggendaria e misteriosa: la PV544. Si tratta del prototipo di un’automobile priva di motore, capace di muoversi grazie all’energia prodotta da onde sonore e vibrazioni. Di questo progetto - che risale agli anni settanta - si trovano pochissime tracce. I pochi materiali utili a ricostruirne la storia sono stati recuperati e custoditi da I Metameccanici - Sebastiano De Gennaro, Angelo e Alessandro Trabace - gruppo di musicisti, studiosi, esploratori delle forme musicali meno consuete. 

In scena Pacifico leggerà la storia di questo progetto avveniristico, di questo glorioso passo falso, mentre i Metameccanici recupereranno la voce della PV544, le vibrazioni e i suoni che è riuscita ad emettere nel breve tratto di strada che è riuscita a percorrere. 

Un’operetta fantasiosa e misteriosa. 

Tre musicisti, in tenuta da meccanici, attorno ad un’automobile ibrida assemblata con strumenti musicali: un sintetizzatore Korg fa da plancia di comando, un piatto da batteria come volante, un vibrafono ed una tastiera sono le fiancate, quattro tamburi a mo’ di ruote, due fanali anteriori che stanno ai lati del cofano che è costituito da una drum-machine. La macchina-orchestra oltre a suonare si illumina con fari, frecce, e luci che ne tracciano il profilo. I tre ‘metameccanici’, si scambiano gli strumenti di brano in brano, suonano sintetizzatori, vibrafono, percussioni, violino e cantano.

Prossime repliche: 

  • Martedì 9 dicembre  | Seconda replica

  • Martedì 16 dicembre  | Terza replica

Pacifico

Pacifico (Luigi De Crescenzo, nato a Milano nel 1964) è un stimato cantautore e autore italiano. Ha pubblicato sei album e un EP, vincendo il Premio Tenco per l'opera prima e ottenendo altri riconoscimenti. Come interprete, ha partecipato al Festival di Sanremo nel 2004 con "Solo un sogno" (vincendo il premio per la miglior musica) e nel 2018 in duetto con Ornella Vanoni e Tony Bungaro. Come autore, ha un lungo e fruttuoso sodalizio con artisti di primo piano, scrivendo brani di successo per Gianna Nannini ("Sei nell’anima"), Andrea Bocelli, Gianni Morandi, Adriano Celentano, Malika Ayane, Eros Ramazzotti, Zucchero, Giorgia, Antonello Venditti e molti altri. Nel 2015, il brano "Le storie che non conosci", scritto e interpretato con Samuele Bersani e la partecipazione di Francesco Guccini, ha vinto la Targa Tenco 2015 come Migliore canzone. Pacifico è spesso presente a Sanremo anche come autore, firmando brani in diverse edizioni recenti (2020, 2021, 2025). È attivo anche nel cinema e nel teatro (con il monologo Boxe a Milano), e ha pubblicato i romanzi Ti ho dato un bacio mentre dormivi (Baldini e Castoldi) e Vincente o Perdente (La Nave di Teseo, scritto con Ornella Vanoni). Il suo progetto A Occhi Aperti: Pacifico a Fumetti (2020) unisce musica, letteratura e arte con il fumettista Franco Matticchio.

METAMECCANICI

METAMECCANICI è un progetto nato dal fortunato incontro tra i fratelli Alessandro e Angelo Trabace e Sebastiano De Gennaro. Iniziano un lavoro di scrittura al Black Bear Studio, che li porta a sperimentare differenti approcci compositivi, come la notazione grafica, l’improvvisazione radicale e la scrittura classica. Un laboratorio creativo che, in breve tempo, li porta a raccogliere numerose idee e registrazioni. La loro performance sonora è legata da un filo narrativo surreale e ironico, che descrive una macchina in dialogo con i suoi musicisti/inventori: durante il suo primo viaggio, la macchina prende coscienza di sé, entra in crisi e rifiuta la competizione.   

Sebastiano De Gennaro si diploma in percussioni al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano sotto la guida del Maestro Ben Omar. Come musicista di studio ha registrato in più di 80 album spaziando dalla musica classica alla musica sperimentale, dalla musica elettronica alla musica leggera, e come turnista si è esibito in centinaia di concerti in Italia e all’estero. È il fondatore e coordinatore artistico di Ensemble Esecutori di Metallo su Carta, dedito alla esecuzione ed incisione di un ampissimo repertorio per la collana discografica 19’40” LTD. Grazie alla sua ricerca sul suono attraverso strumenti e oggetti a percussione, De Gennaro ha avuto l’opportunità di collaborare con rinomati compositori, musicisti ed artisti di ambiti estremamente diversi (Terry Riley, Azio Corghi, Francesco Dillon, Moussa Sanou, Zaum Percussion, Simone Beneventi, Vinicio Capossela, Ludovico Einaudi, Vincenzo Vasi, Daniele Silvestri, Baustelle, Amedeo Pace, Lansiné Kouyaté e tanti altri). Attualmente è docente di strumenti a percussione presso il Conservatorio L. Boccherini di Lucca.   

Angelo Trabace, pianista, autore e compositore. Si diploma giovanissimo in pianoforte al Conservatorio “E.R.Duni” di Matera per poi proseguire gli studi a Bologna, dove si laurea in Lettere Moderne. Ha scritto e interpretato performance originali tra cui “Io non so più chi suono” (2016) e “Sognare Fellini: Visioni e amarcord sonori di Nino Rota” (2022). Oltre all’attività solista, collabora come autore, arrangiatore e musicista con artisti quali Colapesce Dimartino, Francesco Bianconi, Tommaso Paradiso, Dario Brunori e Vasco Brondi. Partecipa a collettivi di musica contemporanea come 19m40s ed E.D.M.S.C., affrontando repertori che spaziano da Stockhausen a Mort Garson. Nel 2024 ha eseguito in anteprima italiana le composizioni per pianoforte solo della compositrice etiope Emahoy Tsegué-Maryam Guèbrou in occasione della Milano Music Week. È compositore di colonne sonore per cinema, tra cui l’opera prima di Virgilio Villoresi “Orfeo", selezionato all’82a edizione della Mostra del Cinema di Venezia.   

Alessandro Trabace, polistrumentista e arrangiatore. Si diploma in violino presso il Conservatorio "E. R. Duni" di Matera, si perfeziona in musica da camera al Conservatorio “G.B. Martini” di Bologna e presso l’Accademia Internazionale di Imola con O.Semchuk. Per anni si è esibito come solista e in formazioni di musica da camera che sinfonica, sotto la direzione di maestri quali R. Muti e G. Khun. Ha collaborato con Francesco Bianconi, Calibro 35, Baustelle, C’mon Tigre, Colapesce Dimartino. Insieme al fratello Angelo Trabace è co-compositore di colonne sonore per film.

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