Pino Ninfa | Buongiorno, sono l’Avventura.
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Pino Ninfa | Buongiorno, sono l’Avventura.

Pino Ninfa | Buongiorno, sono l’Avventura.

Location

Volvo Studio Milano | Viale della liberazione angolo Via Melchiorre Gioia
20124 Milano MI
Italia

Data
Ora:
19:30
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APERTURA REGISTRAZIONI 
18.12.2025 ALLE ORE 11:00

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INFORMAZIONI UTILI

  • Evento con ingresso gratuito.
  • Per ottenere il ticket di ingresso nominativo (valido per una sola persona) è obbligatorio effettuare la registrazione compilando il modulo con i propri dati personali. Al termine della registrazione, il ticket sarà inviato via email all’indirizzo fornito.
  • Il ticket ottenuto è valido solo per l'ingresso e non garantisce il posto a sedere. I posti saranno infatti assegnati in base all'ordine di arrivo e non possono essere riservati anticipatamente.  
  • Numero di posti a sedere circa 80 sedute al termine delle quali sarà possibile assistere in piedi fino al raggiungimento della capienza massima.

  • Apertura porte ore 18:30.

* In caso di mancata ricezione della mail contenente il ticket, si prega di scrivere a: volvostudiomilano@volvocars.com 

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PINO NINFA | Buongiorno, sono l’Avventura.

Evento per il finissage della mostra di Milo Manara

 

E se il finissage non fosse la fine di una mostra, ma l’inizio di un viaggio? Magari un viaggio non proprio turistico: una esplorazione, una spedizione che attraversa realtà e immaginazione, fra fotografia, musica e sogno. 

In occasione del finissage della mostra “Il nome della rosa” - che ha portato al Volvo Studio Milano le tavole originali disegnate da Milo Manara per la versione a fumetti del best-seller di U. Eco - Pino Ninfa ha concepito un evento di chiusura come occasione di apertura verso ulteriori territori dell’immaginazione, tra letteratura, arte e musica
L’Avventura - come nei mondi di Milo Manara e Hugo Pratt - diventa  così una voce che chiama, un richiamo interiore a mettersi in cammino, a non smettere di cercare.

Pino Ninfa dopo aver conosciuto Hugo Pratt e avergli dedicato un progetto fotografico sull’avventura e sullo spirito del viaggio, dà vita a  questo nuovo lavoro creando un dialogo ideale con l’arte di Milo Manara e le molteplici avventure da lui realizzate. Insieme a due straordinari musicisti come Gianluigi Trovesi e Umberto Petrin darà vita a un fantastico viaggio, fotografico e musicale. Le fotografie, realizzate in anni di reportage in Africa e nel mondo, interagiranno con musiche originali e parole, costruendo una narrazione poetica dove il reale si mescola all’immaginario.
 

Un omaggio al maestro Milo Manara che ci ha insegnato che l’avventura non è solo un luogo, ma un modo di guardare il mondo.
 

Con il contributo musicale dal vivo di Gianluigi Trovesi (clarinetto e saxofoni) e Umberto Petrin (pianoforte).

 

Milo Manara "Il nome della rosa" di Umberto Eco - Volvo Studio Milano

Milo Manara "Il nome della rosa" di Umberto Eco - Volvo Studio Milano

Pino Ninfa

Pino Ninfa sviluppa progetti sul territorio nazionale e estero legati al reportage e allo spettacolo. L’interesse per la musica e per il sociale ha fondato il senso complessivo del suo lavoro fotografico. In ambito musicale oltre ai progetti con Heineken e vari festival nazionali e internazionali nel mondo del jazz, da anni ha intrapreso una ricerca rivolta a considerare come elementi importanti e significativi i luoghi dei concerti e il loro rapporto col pubblico e non solo con i musicisti sul palco.

L’attenzione e lo studio rivolti alla salvaguardia dell’ambiente in cui viviamo e al suo recupero, con numerose missioni nelle foreste africane e in Amazzonia per testimoniare progetti di salvaguardia e di sviluppo delle popolazioni locali, sono parte integrante del suo lavoro.

 

Segue anche, in diverse parti del mondo, progetti per migliorare le condizioni di vita delle persone in difficoltà, con particolare attenzione per l’universo femminile molto spesso vittima di abusi e soprusi a ogni latitudine e in ogni condizione sociale.
 

Da anni sviluppa performance con i musicisti con temi che vanno dalla Spiritualità alla Musica, passando per l’Archeologia per arrivare al Mediterraneo.

 

In molti paesi, dal Sudafrica al Brasile, dal Congo all’Uruguay, sviluppa progetti di coinvolgimento e formazione giovanile attraverso la fotografia, dotando i giovani partecipanti del materiale fotografico, allo scopo di restituire una speranza e magari un sorriso e a chi vive in condizioni di estremo disagio. Molte sono infatti le ONG con cui ha condiviso i suoi progetti, fra cui Emergengy, Amani, Cbm, Cesvi e Prosolidar.
 

È docente all’Accademia della Scala di Milano e all’Istituto Italiano di Fotografia.

Gianluigi Trovesi

Gianluigi Trovesi è clarinettista, sassofonista e compositore. Dopo il diploma in clarinetto e gli studi di armonia contrappunto e fuga con il maestro Vittorio Fellegara, inizia la sua attività in complessi di musica accademica, da ballo e jazz. Con il suo Trio (dal 1978) ed il suo Ottetto (dal 1991) si afferma in ambito internazionale come leader e compositore, sviluppando un linguaggio che mescola il jazz a reminiscenze di varie musiche popolari e colte europee, e che lo rende immediatamente riconoscibile ed al tempo stesso completamente originale. Per meriti artistici viene insignito: “UFFICIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA” (“motu proprio” Presidente della Repubblica Italiana Carlo Azeglio Ciampi nel 2001) “CHEVALIER DE L’ORDRE DES ARTS ET DES LETTRES” (République Française – Ministére de la Culture et de la Communication nel 2007) “COMMENDATORE DELL’ORDINE AL MERITO DELLA REPUBBLICA ITALIANA” (Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napoletano nel 2007). Alcune delle più importanti orchestre jazz europee lo invitano, come direttore, per eseguire concerti basati su sue composizioni: WDR Big Band di Colonia, con cui ha realizzato “Dedalo” (2001-2002); Orchestra Internazionale di Guimaraes (Portogallo, 2003); Bergen Big Band (Norvegia, 2004); Bruxelles Jazz Orchestra (Belgio, 2006).
 

Ha composto per lo scrittore e poeta Stefano Benni (“Baldanders”, 2004) e firmato (con Gianni Coscia) la colonna sonora dei film:”Mi piace lavorare (mobbing)” di Francesca Comencini, interpretato da Nicoletta Braschi, (2003); “Liscio” di Claudio Antonini con Laura Morante (2007).

Ha tenuto concerti in Europa, Medio Oriente, Stati Uniti, Canada, America Centrale, Cina, India e Australia, incidendo numerosi dischi e collaborando con importanti musicisti italiani e stranieri.

Umberto Petrin

Umberto Petrin, considerato tra i maggiori pianisti a livello internazionale, è un artista a tutto tondo. Accanto alla carriera di musicista si interessa alla poesia contemporanea, collaborando a riviste letterarie e pubblicando alcune raccolte. Sia come leader che come ospite di importanti formazioni affronta ogni stile jazzistico fino al free jazz. La sua sensibilità artistica lo porta a intraprende vari progetti di sincretismo tra musica d’improvvisazione ed altre arti, poesia, videoart, performance, collaborando con alcuni tra i maggiori poeti italiani, come Luigi Pasotelli, Milo de Angelis, Giovanni Fontana (che ha dedicato a Petrin il suo Poema Sonoro “Frammenti d’ombre e di penombre” – 1999), Tomaso Kemeny. Si esibisce al fianco di capiscuola come Steve Lacy, Lee Konitz, Anthony Braxton, Lester Bowie, Enrico Rava, Tim Berne, Paul Lovens, Paul Rutherford, Han Bennink, Willem Breuker, Marc Ducret, Michael Moore ecc., con molti dei quali realizza anche pubblicazioni discografiche, ed è considerato dalla critica tra i maggiori interpreti delle musiche di Thelonious Monk.
 
Numerose le sue collaborazioni per piece teatrali che lo vedono a fianco in particolare di Stefano Benni, Lella Costa, David Riondino. Nel 2018 è chiamato dalla cantante brasiliana Rosàlia De Souza nel suo album “Tempo”, in veste sia di pianista che di arrangiatore e compositore di brani originali. Ha inciso finora oltre 70 CD, molti dei quali premiati dalla critica.

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