
Giorgio di Noto | There’s plenty of room at the bottom
Volvo Studio Milano | Viale della liberazione angolo Via Melchiorre Gioia
20124 Milano MI
Italia
APERTURA REGISTRAZIONI 30.09.2025 ORE 11:00
INFORMAZIONI UTILI
- Evento gratuito con registrazione obbligatoria nominale (valida per una sola persona);
- Per effettuare la registrazione ogni persona dovrà compilare con i propri dati personali i campi previsti dal modulo sottostante.
- Numero di posti a sedere circa 80 al termine dei quali sarà possibile assistere in piedi fino al raggiungimento della capienza massima.
- Non è possibile riservare un posto a sedere, ma verranno assegnati in base all'ordine di arrivo.
* In caso di mancata ricezione della mail contenente il ticket di registrazione, si prega di scrivere a: volvostudiomilano@volvocars.com
Giorgio Di Noto
There’s plenty of room at the bottom | 23 ottobre, ore 19.00
Inaugurazione alla presenza dell’artista in conversazione con Mauro Zanchi, critico d’arte e curatore.
“There's plenty of room at the bottom" è il titolo di un discorso del 1959 del fisico Richard Feynman ed è considerato il primo riferimento scientifico alle potenzialità delle nanotecnologie: "Cosa succederebbe se potessimo disporre gli atomi uno per uno come vogliamo?".
La nanotecnologia ha un rapporto speciale con la fotografia: il dagherrotipo, il primo processo fotografico della storia, è stato identificato da recenti studi come uno dei primi esempi (inconsapevoli) di nanotecnologia: le qualità ottiche e l’altissima definizione dei dagherrotipi sono infatti correlate alle dimensioni delle nanoparticelle di argento, mercurio e oro osservate sulla superficie delle lastre fotografiche. D’altronde le nanoscienze, avendo a che fare con cose infinitamente piccole, hanno anche un rapporto speciale con la visibilità e l'invisibilità, con la luce e la materia, così come il processo fotografico.
Partendo da questa ispirazione, Giorgio Di Noto conduce la sua indagine cercando, da una parte, di confrontarsi con una tecnologia e una scienza fondamentali negli ultimi decenni, e dall’altra di creare una connessione visiva e concettuale con la fotografia, partendo proprio dalla fisica e dalla chimica che l’hanno resa possibile. La ricerca si è così concentrata sulle possibili connessioni tra una scienza che studia un mondo invisibile e una tecnologia che rappresenta, almeno apparentemente, il mondo visibile.
Il risultato di questa percorso, in continuo sviluppo, si dispone all’interno degli uffici di Volvo Studio Milano con una serie di appunti visivi sul rapporto tra la fotografia e la nanotecnologia, il visibile e l’invisibile. Indagini d’artista sulla luce, sui materiali e i procedimenti fotografici, le superfici, la trasparenza, la trasmissione e la riflessione. Ne emerge un sorprendente quanto affascinante corpus di sconfinamenti che coinvolgono la natura stessa dell’immagine, fotografica e non solo, le sue proprietà tangibili e intangibili, materiche e concettuali.
In collaborazione con Viasaterna
Nato a Roma nel 1990, laureato in Filosofia, Giorgio Di Noto ha studiato fotografia e tecniche di stampa e dal 2011 conduce una ricerca sui materiali fotografici e sul rapporto tra linguaggi visivi e processi di stampa. Nel 2012 vince il Premio Pesaresi con il progetto "The Arab Revolt", che viene poi selezionato in "The Photobook. A History Vol. III" di M. Parr e G. Badger e successivamente acquisito del Metropolitan Museum of Art di New York. Nel 2017 pubblica "The Iceberg" (Edition Patrick Frey) che riceve una menzione speciale al Book Award dei Rencontres d'Arles 2018 ed è tra i finalisti del Prix Bob Calle du livre d'artiste. Dal 2019 è tra gli artisti esposti e pubblicati nel progetto curatoriale "Metafotografia". Dal 2021 è tra gli autori esposti nella mostra collettiva "Retrofuturo" al Museo Macro di Roma. Nel 2024 è selezionato da Camera - Centro Italiano per la Fotografia, tra gli artisti del programma europeo "Futures". I suoi progetti sono stato esposti in diversi festival ed eventi in Europa. Vive e lavora a Roma dove insegna Fotografia e Tecniche di stampa fotografica alla RUFA e IED.