#BAMOff | Soddisfatti o Illuminati
19:00
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#BAMOff | Soddisfatti o Illuminati

#BAMOff | Soddisfatti o Illuminati

Location

Volvo Studio Milano
Viale della Liberazione angolo Via Melchiorre Gioia
20125 Milano MI
Italia

Data
Ora:
19:00

INFORMAZIONI UTILI

  • Evento gratuito con registrazione obbligatoria;
  • Ogni partecipante è tenuto a registrarsi con i propri dati personali compilando i campi previsti dal modulo sottostante;

* In caso di mancata ricezione della mail contenente il ticket di registrazione, si prega di scrivere a: volvostudiomilano@volvocars.com
 

Soddisfatti o illuminati: 10 racconti che ti raddrizzano la luna

10 brevi storie Zen moderne, kōan, che ci illuminano divertendoci e ci insegnano come un evento apparentemente negativo come il dimenticare dove hai parcheggiato il camminare ore e ore per il quartiere, imprecando e dando calci al muro, possa aprire a straordinarie prospettive di vita. Storie comiche e kōan hanno molto in comune. Il tilt cognitivo. La percezione istantanea che ci sia una via d'uscita, lì dove la ragione ci chiudeva in prigione. La visione trasversale delle cose, il pensiero laterale. Il senso di libertà che si scopre all'improvviso percependo una via d'uscita (apparentemente nascosta) ci provoca spesso uno spasmo del corpo, un "ahahaha" apparentemente inutile se non a coinvolgere e contagiare altre persone allo stesso processo.

Un incontro inaspettato che porta il Mandala Lab @BAM al Volvo Studio Milano, per scoprire la spiritualità buddhista in una chiave nuova.
Racconti kōan di Claudio Morici e Ajahn Brahm Con Claudio Morici, attore e Ippolita Baldini, attrice

Intervento musicale a cura dell’ensemble MATITA

 
In collaborazione con Ubiliber, la casa editrice UBI

 

Claudio Morici

Claudio Morici scrive romanzi (Bompiani, E/O) e vive viaggiando. Poi per un problema famigliare è costretto a ritornare a Roma, dove un giorno assiste a una lezione del maestro Dario Doshin Girolami alla Facoltà di Psicologia. Seguendo il suo corso sui koan, comincia a scrivere racconti brevi che legge prima nei bar, poi nelle librerie, nei locali e infine nei teatri di tutta Italia. Smette così di scrivere romanzi e il teatro diventa il suo lavoro, anche grazie alla diffusione dei suoi video sui social e in alcune trasmissioni tv. Poi, molto presto, smette anche di meditare e di ricordarsi come aveva iniziato a fare teatro. Fino a quando, un anno fa, non inizia a realizzare "le lampadine", dei video-koan per il sito dell'UBI.

 

Ippolita Baldini

Ippolita Baldini è diplomata all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico e dal 2009 lavora come attrice per progetti teatrali, cinematografici e televisivi. Il pubblico italiano l’ha conosciuta nel ruolo della Dodi nel film di Luca Miniero, “Benvenuti al Nord”. Per Pedro Almodovar, ha realizzato un cortometraggio su Mina Mazzini. Nel 2012 ha aperto in Italia una sua attività di teatro nelle case. Si esibisce nei salotti o circoli privati con spettacoli brillanti, alternando monologhi comici tratti dal repertorio di Franca Valeri e Franca Rame, le sue maestre e “donne franche”. L'attività ha preso il volo e nel 2014 Ippolita ha deciso di portare il suo progetto in America, "Theatre in your kitchen, from Italy to New York". Dopo la parentesi statunitense Ippolita torna in Italia con un nuovo progetto. Questa volta uno spettacolo suo, con la collaborazione di Emanuele Aldrovandi scrive il suo primo show: “Mia mamma è una Marchesa” che è stato rappresentato e ancora oggi gira per tutta Italia. Dal dicembre 2015 inizia la collaborazione con la scuderia di Zelig. Crea un nuovo personaggio, Lucia Agazzi, anche detta “Lucy la single”. Con “Lucy” farà tutte le edizioni di Zelig dal 2017 ad oggi, Colorado e Only Fun (con Eletta Lamborghini e i Pampers sul canale nove). E’ nel cast dell’ultima edizione di Camera Cafè con Luca e Paolo. Nel cinema interpreta Serena, la moglie di Carlo Buccirosso, diretta da Christian De Sica nel film ”Sono solo fantasmi”. Continua anche l’intensa attività teatrale con la scrittura e l’interpretazione di due nuovi spettacoli comici: “Una Marchesa ad Assisi” (affiancata nuovamente da Aldrovandi) e “V’Angelo, nato da una sua idea e realizzato in collaborazione con il Teatro de gli Incamminati.

MATITA

Prendete un gruppo. Togliete la chitarra, il basso, la batteria.
Restano tastiera, matite e pennarelli, che su tavolette amplificate suonano linee ritmiche, punti tondi e bassi, curvi sussulti, rumori colorati, scratch rotondi sui fogli bianchi descrivendo scenari onirici.
MATITA è un ensemble in cui l’atto del disegnare si trasforma in un gesto ritmico, visivo e sonoro, che conduce e dà forma e struttura alla musica. Una musica che si muove a cavallo dell’indietronica di matrice tedesca figlia della Morr Music, tra IDM e dreampop, le piano version di Jon Hopkins, e alcuni passaggi ambient di Ludovico Einaudi.
Nato da un’idea di Fabio Bonelli e dalla sensibilità musicale di Antonello Raggi, Matita si struttura come collettivo artistico a partire dal 2009.
Il progetto ha due diverse anime: un live da palco con visual di Daniele Spanò e un laboratorio/concerto (MATITANTI) pensato per un tavolo di venti e più partecipanti.
Il tratto comune è sempre il disegno ritmico, in cui ciò che importa non è cosa state disegnando, ma il lasciarsi andare a un flusso creativo collettivo: un disegno che potete fare anche a occhi chiusi, e che rimane sulla carta come una partitura a posteriori.
Se guardate attentamente, quella matita, quel pennarello vi guideranno insieme alla tastiera verso la creazione di un suono spontaneo. La direzione sarà una costellazione di note prodotte da schizzi, segni e disegni.
Ascoltate…